La Bibbia è il testo sacro che ogni cattolico dovrebbe avere a casa e dovrebbe conoscere. In commercio se ne trovano di diversi tipi, i quali differiscono essenzialmente per la traduzione. Prima di procedere all’acquisto, è utile sapere come scegliere la Bibbia migliore, prendendo in considerazione alcuni aspetti.
Innanzitutto, sebbene molti credano che le traduzioni più antiche possano essere considerate le migliori, la verità è che le lingue cambiano nel tempo. Questo significa che anche la traduzione deve cambiare, per poter esprimere i concetti della Bibbia con le parole di uso frequente. Per questo motivo si consiglia di acquistare una nuova Bibbia nel caso in cui quella che si abbia sia stata tradotta molti anni fa.
Le traduzioni molto antiche, inoltre, pur avendo un valore storico immenso, non sono complete. In queste Bibbie mancano infatti i testi che sono stati scoperti in epoca successiva e che sono invece presenti nelle traduzioni moderne della Bibbia, le quali risultano dunque più complete.
Un altro aspetto da sottolineare è che le traduzioni differiscono tra di loro. Non tutte le traduzioni recenti sono uguali, ma differiscono per scelte di contenuto e di stile. Nelle diverse Bibbie si possono trovare differenti varianti di traduzioni, le quali portano ad introdurre o ad evitare di inserire determinati versetti, che in alcuni casi sono inseriti come componente aggiuntiva e non messi in rilievo.
Per capire come scegliere la Bibbia migliore bisogna anche ricordare che vi possono essere traduzioni letteralie traduzioni non letterali. La questione in realtà è molto complessa, ma può essere semplificata dicendo che nel primo caso i traduttori cercano di creare un testo nella nuova lingua che rispetti, per quanto possibile, il numero di parole e le strutture sintattiche che sono presenti nel testo originale.
Diverso il caso invece delle traduzioni non strettamente letterali, nelle quali ciò che viene messo in luce nella nuova lingua è il senso delle parole. Non ci si focalizza dunque sul dover per forza riprodurre la struttura grammaticale e sintattica del testo originale, che viene considerata in questo caso una limitazione.
In definitiva, possiamo dire che i criteri principali per scegliere la Bibbia sono l’epoca in cui è stata fatta la traduzione e la tipologia di traduzione. Il nostro consiglio è di optare per delle traduzioni recenti, mentre la scelta tra una traduzione letterale ed una meno fedele alla struttura sintattica è indifferente, dipende dalle preferenze personali in merito alla questione.